Cover EU/JAP
Cover USA
Tracklist
CD Tracklist - EU

01. Never gonna fall
02. The real thing
03. I'm leavin'
04. Suzanne
05. Never never gonna give you up
06. Don't cry for me
07. The line
08. The very thought of you
09. You know how to love me
10. I cried my last tear last night
11. Honest
12. Somewhere in time
13. Got me missing you
14. Footsteps
15. The real thing (Touch mix)
16. People hold on (Bootleg mix)

CD Tracklist - USA

01. Never gonna fall (different cut)
02. The real thing
03. I'm leavin'
04. Suzanne
05. Never never gonna give you up (single version)
06. Don't cry for me
07. The line
08. The very thought of you
09. You know how to love me
10. I cried my last tear last night
11. Honest
12. Somewhere in time
13. Got me missing you
14. Footsteps
15. The real thing (Touch mix)
16. People hold on (Bootleg mix)

CD Tracklist - JAP

01. Never gonna fall
02. The real thing
03. I'm leavin'
04. Suzanne
05. Never never gonna give you up
06. Don't cry for me
07. The line
08. The very thought of you
09. You know how to love me
10. I cried my last tear last night
11. Honest
12. Somewhere in time
13. Got me missing you
14. Footsteps
15. Baby come back

NOTA: le tracklist pubblicate su questo sito, tranne alcune eccezioni, fanno riferimento alle versioni CD.
Recensione a cura di: Amedeo Pesole - Febbraio 2010

Lisa Stansfield è il quarto album della diva di Rochdale, viene pubblicato nel marzo del 1997 ed è certamente un lavoro consacrato al soul. Tranne le due cover presenti Never never gonna give you up e You know how to love me i brani sono tutti scritti da Lisa Stansfield, Ian Devaney e Richard Darbyshire, quest’ultimo già cantante e chitarrista dei Living in a box, autori del famoso omonimo brano del 1987, che da questo disco inizia la collaborazione con la Stansfield ed il marito proseguita peraltro fino all’ ultimo album The moment, riempiendo un po’ il vuoto creatosi con l’addio di Andy Morris. Il lavoro di registrazione avviene presso Gracieland a Rochdale, studio di proprietà di Lisa dove erano stati incisi già i primi due album. Questa volta Devaney suona solo le tastiere e la chitarra avvalendosi questa volta di altri musicisti, tra i quali anche Darbyshire, che suona la chitarra nel brano Footsteps. I precedenti tre album della Stansfield erano usciti a breve distanza l’ uno dall’altro 89/91/93 (avevano tutti vinto il disco di platino), ma questa volta passano ben 4 anni prima di rilasciare il nuovo lavoro, anche se questo lungo periodo non ha affievolito la sua popolarità, tanto che i fans attendono con ansia il ritorno.

L’album si apre con Never gonna fall un brano lento, ma con una bella base ritmica come al solito impreziosita da fiati e archi, questo pezzo risulta essere il quinto singolo estratto dall’album però in versione remix per gli USA dove raggiunge il primo posto in classifica dance. La numero 2 The real Thing è un pezzo abbastanza movimentato, da ballare, con una bella base ritmica coadiuvata da archi che la fanno da padrone; il brano è il secondo singolo estratto, supportato peraltro da un bel video, e che raggiunge il settimo posto in classifica UK, il quarto in Italia, con buoni piazzamenti anche in Germania e Svizzera. La numero 3 I’m leavin è una ballad romantica con un caratteristico accompagnamento di chitarra in sottofondo ed un testo interessante; esce come sesto singolo estratto in versione remix per gli USA dove raggiunge l’ennesimo 1° posto in Dance Chart. Suzanne è il quarto brano della scaletta, tipica ballata soul struggente tutta basso e tastiera e, nonostante sia intitolata con il nome della sorella minore di Lisa ed il testo esordisca con dear sister, non risulta esserle dedicato (ho qualche dubbio però). A questo punto l’album arriva ad un punto cruciale: la cover di Never never gonna give you up, che in precedenza fu il secondo singolo di Barry White ad essere pubblicato in Europa nel 1974, risulta probabilmente essere decisamente migliore dell’originale, un pezzo trainante per l’intero album, accompagnato da un particolarissimo video che va guardato e gustato a fondo. Estratto come terzo singolo arriva al 1° posto nella USA dance chart, in Europa invece raggiunge solo posizioni di rincalzo. La numero 6 Don’t cry for me è un’altra ballata soul intensa in cui predominano pianoforte e tastiere, caratterizzata da un testo sentimentale: fu il settimo e ultimo singolo estratto ma uscì praticamente solo in USA per pochi giorni, in quanto doveva essere pubblicato anche in UK, ma fu ritirato quasi subito dal mercato, un vero peccato, era anche accompagnato da un video interessante che purtroppo noi in Italia abbiamo potuto vedere solo recentemente grazie al Web.

Segue poi The line a metà tra jazz e swing che anticipa un po’ quello che poi Lisa farà con la colonna sonora del film Swing, possiede un testo impegnato, il tutto supportato da un video appena sufficiente, ma senz’altro con una Stansfield in grande forma: pubblicato come quarto singolo, entra in classifica solo in UK, ma in posizioni basse. Si ritorna al buon soul con la numero 8 The very tought of you, brano elegante con un basso stupendo e con ottimi archi, uno dei migliori pezzi del disco, traccia che ci traghetta piacevolmente verso la seconda cover dell’album che è You know how the love me, il pezzo che originariamente fu proposto della cantante americana Phyllis Hyman nel 1979 e che è un classico del soul splendidamente reinterpretato da Lisa. Con I cried my last tear last night la regina del soul bianco ci regala una notevole performance vocale, innanzi a questa canzone si apprezza ancora di più il grande talento dell’artista. La numero 11 è Honest, brano molto raffinato che crea una atmosfera rilassante, belle le tastiere e la parte ritmica. La numero 12 Somewhere in time è un pezzo lento, a tratti dà l’idea di un gospel, caratterizzato da un’altra grande prestazione vocale. Segue Got me missing you che ha un’introduzione in cui si sente la Stansfield che parla in stile Barry White (consuetudine sempre più frequente), continuando in questo modo ad omaggiare il suo mentore; altro pezzo lento, elegante, soul puro, e grande performance vocale. Arriviamo alla n° 14 Footsteps senza alcun dubbio il momento più alto dell’album, bellissimo testo, Lisa canta supportata solo da una chitarra e dalle sue coriste: in definitiva un brano di grande effetto e, come per il resto dell’album, cantato su livelli altissimi. Seguono due versioni di The real thing (touch mix) e People hold on (bootleg mix), quest’ultimo in origine non autorizzato, ma visto l’incredibile successo dance che aveva ottenuto soprattutto negli USA, Lisa decise di inserirlo nell’album, raggiungendo il primo posto come singolo remix nella USA dance chart.

Note alle varie edizioni

Nell'edizione in digipak del 2003 di Lisa Stansfield, presente in The complete collection, sono presenti alcune bonus tracks: Baby come back era già stata inclusa nell'edizione giapponese dell'album, mentre Breathtaking è un inedito assoluto, un R&B di ottima fattura. Completa la tracklist anche la solita versione remix di People hold on.

Singoli estratti dall'album

The real thing
Never never gonna give you up
Never Never Gonna give you up Live
The line
People hold on bootleg*
Never gonna fall**
Don't cry for me***
I'm leavin'****

* Versione remix destinata alla classifica dance USA
** Promo per il mercato USA
*** Pubblicato in USA ma immediatamente ritirato
**** Promo per il mercato USA (anche in versione ITA con differente cover)

Videoclips

- The real thing
- Never never gonna give you up
- The line
- Don't cry for me*

*Ritirato dal mercato

Per ulteriori informazioni in merito alla cronologia dei videoclips visitare l'apposita sezione.

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